Il dorso è uno degli stili di nuoto più apprezzati, probabilmente perchè è il primo ad essere insegnato quando ci si approccia per la prima volta all’ acqua alta, infatti la persona avendo il viso rivolto verso l’ alto e non in acqua, si sentono più sicuri e possono respirare normalmente. In fatto che il dorso sia il primo stile che si insegna ai corsi di nuoto, potrebbe lasciar pensare che esso è anche il più semplice, ma in realtà, se questo è vero da un punto di vista della respirazione, in realtà non è per nulla semplice, soprattutto per quanto riguarda la coordinazione e l’ orientamento, dal momento che in questa posizione, la percezione visiva è assai limitata. Ma vediamo nel dettaglio come nuotare a dorso.
Caratteristiche dello stile a dorso
Lo stile Dorso nel nuoto è una delle quattro tecniche di nuoto competitive, insieme allo stile Libero, alle Bracciate e alla Rana. Ecco alcune delle caratteristiche principali dello stile Dorso:
Posizione del corpo: Nello stile Dorso, il nuotatore mantiene una posizione di testa e spalle fuori dall’acqua, con il corpo disteso in posizione orizzontale. Questa posizione aiuta a ridurre la resistenza dell’acqua e a mantenere una buona efficienza nella propulsione.
Movimento delle braccia: Nello stile Dorso, le braccia si muovono in sinergia, con una bracciata ciclica che parte dalla spalla e si estende verso l’alto, per poi tornare sotto il corpo. Questo movimento crea la propulsione necessaria per spostarsi in avanti.
Movimento delle gambe: Nello stile Dorso, le gambe si muovono con un movimento a serpentina, che crea ulteriore propulsione e aiuta a mantenere la posizione orizzontale del corpo.
Respirazione: Nello stile Dorso, la respirazione avviene solo quando il nuotatore si trova in superficie, con la testa e le spalle fuori dall’acqua. Questo significa che la respirazione è limitata rispetto ad altre tecniche di nuoto, come lo stile Libero o le Bracciate.
Velocità e resistenza: Lo stile Dorso è una tecnica di nuoto relativamente lenta, ma richiede una buona resistenza fisica, poiché richiede una buona tecnica e una posizione del corpo stabile per essere eseguito correttamente.
Quali sono i benefici di nuotare a dorso
Ci sono diversi vantaggi nell’eseguire lo stile Dorso nel nuoto:
Miglioramento della tecnica: Lo stile Dorso è una tecnica che richiede una buona tecnica di bracciata e una posizione del corpo stabile. Imparare e migliorare questa tecnica può aiutare a migliorare la propria capacità di nuotare in generale.
Sviluppo della resistenza: Lo stile Dorso richiede una buona resistenza fisica, poiché richiede una posizione del corpo stabile e una buona tecnica di bracciata per essere eseguito correttamente. Nuotare a dorso può aiutare a sviluppare la resistenza fisica e a migliorare la capacità di nuotare per lunghe distanze.
Miglioramento della postura: La posizione orizzontale del corpo nello stile Dorso aiuta a migliorare la postura e a mantenere una buona posizione del corpo durante il nuoto.
Miglioramento della respirazione: Nuotare a dorso richiede una respirazione controllata e limitata, che può aiutare a migliorare la capacità di controllare la respirazione e aumentare la resistenza durante il nuoto.
Diversificazione dell’allenamento: Nuotare a dorso è una tecnica diversa rispetto ad altre tecniche di nuoto, come lo stile Libero o le Bracciate. Includere lo stile Dorso nell’allenamento può aiutare a diversificare l’allenamento e a migliorare la capacità di nuotare in generale.
In generale, lo stile Dorso può essere una tecnica utile per nuotatori di tutti i livelli che desiderano migliorare la loro tecnica, sviluppare la loro resistenza e diversificare il loro allenamento.
Come nuotare a dorso
Per nuotare a dorso dovrete stendervi in acqua sulla schiena con il corpo dritto e il mento rivolto verso l’ altro e le orecchie immerse in acqua, le gambe dovranno poi esser ben stese e così anche i piedi, i quali non dovranno esser tenuti a martello, quindi cominciate a nuotare affondando le gambe ben stese alternandole, senza far fuoriuscire i piedi dall’ acqua, dovrete eseguire 6 battute di gamba e poi la bracciata. Per migliorare questa tecnica è possibile utilizzare le pinne. Lasciate quindi entrare il braccio in acqua tenendolo ben steso vicino alla testa, roteando dovrà infatti, quasi sfiorare l’ orecchio, poi la mano dovrà entrare in acqua dal lato del mignolo, poi spingerete in acqua per circa 30 cm e poi comincerà la risalita e contestualmente la flessione del gomito. Infine abbiamo la fase di recupero, in cui il braccio sarà teso ma rilassato ed il polso esce dall’ acqua prima del resto del braccio per poi ruotare verso fuori. Per quanto riguarda la respirazione dovrete sincronizzarla con le bracciate, si tratta di inspirare in fase di recupero di un braccio ed espirare in fase di recupero dell’ altro braccio.
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