Sicuramente vi sarà capitato di ricevere una bolletta della luce con un importo bimestrale troppo alto rispetto a quanto si presume siano stati i consumi, la sensazione, il dubbio, il sospetto è ancora più legittimo se magari in quel bimestre a casa ci siete stati poco. Ebbene, la bolletta salata, o gonfiata, se volete, è frutto del fatto che Enel, nonostante oramai siete dotati di contatore elettronico, ha l’abitudine di non effettuare la telelettura, ma si limita ad un calcolo presunto in base, ad esempio, ai consumi dei bimestri precedenti.
Insomma, la presenza del contatore elettronico, ed il ruolo che dovrebbe svolgere, non viene “sfruttata” da Enel con la conseguenza che nel corso dell’anno si paga o di più o di meno in funzione delle stime del colosso elettrico italiano. A denunciare questa situazione è l’Associazione Codici, sottolineando come i cittadini con contatore elettronico avrebbero il diritto di pagare in bolletta solamente l’energia elettrica realmente consumata. Per evitare il problema è possibile effettuare l’autolettura, contattando il servizio clienti Enel secondo quanto spiegato in questa guida sul sito Numeriassistenza.com.
Questo perché in presenza di, per esempio, due bimestri con bolletta in lettura presunta, nel momento in cui poi arriva la bolletta del trimestre successivo si possono verificare casi di bollette o con un conguaglio a favore, oppure con uno a sfavore. E se il conguaglio a sfavore è ampio, e magari si guadagnano mille euro al mese, l’Enel praticamente mette il proprio cliente in difficoltà.
Di conseguenza, l’Adoc in merito ha chiesto l’intervento dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas, ma nel frattempo vi consiglio di non scartare la bolletta in maniera passiva, magari notando con soddisfazione che in quel bimestre pagherete poco; se infatti la lettura è presunta e non effettiva, la bolletta “gonfiata” con il conguaglio potrebbe essere quella successiva.